Il tumore al seno metastatico è una malattia che oggi, in Italia, colpisce più di 45.000 donne. L’associazione “Europa Donna Italia”, insieme a medici, ricercatori, società scientifiche e associazioni, è fortemente impegnata in tutta Italia per la tutela dei loro diritti e dal 2020 organizza, il 13 ottobre, una giornata nazionale per sensibilizzare sul tema organizzando eventi sul territorio, incontri istituzionali, podcast, manifesti, video appelli e spot sociali. Catania non manca all’appello e il progetto si chiama “Nube rosa su Fontanarossa” e l’associazione “Il filo della vita” e Humanitas Istitituto Clinico Catanese in collaborazione con “Europa Donna Italia”, Sac – Società Aeroporto Catania, Enac, Sac Service e Scuola di Volo Aero Club di Catania – Flight School of Catania hanno portano in volo le donne che vivono la malattia testimoniando l’importanza della prevenzione e il valore del coraggio con spirito di forza e condivisione, scegliendo di essere protagoniste viventi.
La presidente de “Il filo della vita”, Enza Marchica, ha invitato il maestro Luigi Zimmitti per uno spazio musicale, tanti i momenti emozionanti del volo in aereo. Presenti all’evento il presidente dell’Aeroclub, Filippo Papale, il direttore di Aeroclub, Stefano Arcifa, e i suoi assistenti, Anna Maria Corsino, coordinatrice formazione tesseramento e abilitazione di Sac Service e i coordinatori prm Cesare Gaetani e Salvo Trichini, felici di aver contribuito a rendere questa giornata speciale alle donne in cura.
“Ho vissuto un’esperienza fantastica insieme alle mie sorelle e compagne di viaggio. Abbiamo veramente toccato il cielo con un dito e abbiamo assaporato ancora una volta quanto la vita sia bella da vivere giorno dopo giorno, attimo dopo attimo”, racconta una paziente. Il progetto si estenderà fino al 18 ottobre all’interno dell’aeroporto dove verranno effettuati gli screening senologici gratuiti ai dipendenti. Le donne con tumore al seno metastatico chiedono che nelle Breast Unit ci sia un percorso specifico per loro, perché hanno esigenze diverse, che l’accesso a esami e visite sia più fluido, per ridurre al minimo le attese e perché ogni percorso ha tempi diversi, scanditi da ansie, da stanchezza, da giorni sì e giorni no, un team formato da specialisti in discipline diverse, competenti e aggiornati, in linea con le ultime novità scientifiche.
Perché il tumore al seno metastatico non è una sola malattia, ma molte, che riguardano parti del corpo diverse. Le donne chiedono la reperibilità degli oncologi del proprio centro di riferimento, di avere dei numeri telefonici specifici e non solo quello generale del centralino. Ma anche di poter disporre di un supporto durante i fine settimana, perché i farmaci sono spesso pesanti da sopportare e hanno effetti collaterali che non conoscono orari e non rispettano i weekend. Le donne con tumore al seno metastatico chiedono anche la creazione di un database accessibile, che riporti tutti gli studi clinici presenti in Italia, nuove cure, attenzione alla qualità della vita e l’invalidità civile.