PALERMO – Una squadra inceppata, che ha girato a vuoto a lungo. Tanti passi indietro per il Palermo, che scivola a metà classifica, perdendo in casa con la Salernitana per 1-0 con un gol dell’ex Catania Andres Tello.
Lo stadio Barbera resta tabù per i rosa, che in tre gare casalinghe di Serie B hanno raccolto due pareggi e un ko, solo il Cittadella ha fatto peggio nelle sfide interne. La formazione di Dionisi deve cambiare passo per ambire alla promozione: la difesa è la migliore del campionato, ma l’attacco è tra i meno incisivi.
Nei primi 45 minuti, nonostante la coppia offensiva Brunori-Le Douaron, si è visto probabilmente il peggior Palermo della stagione, a lungo confuso e in ombra, contro una Salernitana in palla, solida e abile a tenere il possesso palla. Solo nel finale la squadra allenata da Alessio Dionisi ha avuto un paio di opportunità, non sfruttate, con Segre. Intanto, però, i campani avevano colpito al 21′ con un beffardo tiro cross di Tello che ha superato il portiere Desplanches.
Nella ripresa Dionisi ha provato a ridisegnare la squadra, con alcuni cambi, mantenendo però gli equilibri tattici, senza sbilanciarla, nemmeno per tentare un vero assalto finale. Rare le percussioni offensive di un collettivo mai evanescente come oggi. Ci hanno provato timidamente Ranocchia e Insigne, ma il Palermo ha fatto davvero poco. Allo scadere Di Francesco ha l’occasione più limpida, sprecandola clamorosamente, calciando fra le braccia del portiere della Salernitana, Sepe.
A fine gara diluvio di fischi da parte dei tifosi rosanero. Il tecnico Alessio Dionisi non può che incassare, con stile, la disapprovazione del pubblico. “I fischi? Certamente – ammette l’allenatore – non fanno piacere. Durante la partita il sostegno è stato massimo, alla fine ci sta anche che la gente faccia capire che non è soddisfatta. Siamo noi che dobbiamo trovare un ordine. E dobbiamo trovare questa vittoria in casa che arriverà quando smetteremo in pensarci”.
L’ultimo successo interno del Palermo risale allo scorso campionato, allo scorso 17 maggio (2-0 con la Sampdoria). Se le prestazioni non miglioreranno, il rischio è che la striscia negativa si allunghi ulteriormente. “Nel primo tempo – sottolinea Dionisi – abbiamo fatto diversi errori tecnici, regalando palla dove non c’era pericolo né aggressione avversaria. Siamo arrivati secondi su diversi palloni. Nel secondo tempo ci è mancato solo il gol. Ma avendo sbagliato nel primo tempo abbiamo messo la partita in salita. Fermo restando che il gol che abbiamo preso non dobbiamo prenderlo, perché non era neanche un tiro in porta”.
La differenza tra rendimento esterno e interno è, al momento abissale. “Non possiamo essere ordinati nelle partite fuori casa – aggiunge, rincarando la dose il tecnico del Palermo – e poi, quando possiamo alzare l’asticella, metterci a rincorrere in una partita in cui non dovevamo rincorrere. Dobbiamo essere più lucidi e gestire i momenti. Mi è piaciuto che i ragazzi che hanno sbagliato poi hanno avuto il coraggio di continuare a provarci. Siamo stati imprecisi sulle ripartenze e sulle seconde palle, dove siamo arrivati troppo tardi”.
PALERMO-SALERNITANA 0-1
PALERMO (4-3-3): Desplanches 5; Diakité 5, Baniya 6, Nikolaou 5.5, Lund 5; Segre 6 (1′ st Saric 5), Gomes 6, Ranocchia 6 (18′ st Verre 6); Le Douaron 5 (1′ st Insigne 5.5), Brunori 4.5 (19′ st Henry 5), Di Mariano 6 (30′ st Di Francesco 4.5). In panchina: Sirigu, Nedelcearu, Ceccaroni, Peda, Buttaro, Vasic, Appuah. Allenatore: Dionisi 5.
SALERNITANA (4-3-3): Sepe 6.5; Stojanovic 6 (40′ st Torregrossa sv), Bronn 7, Ferrari 7, Njoh 6.5; Tello 7, Amatucci 7, Soriano 6 (15′ st Hrustic 5.5); Verde 6 (15′ st Kallon 5, 40′ st Ghiglione sv), Simy 6.5, Braaf 6.5 (36′ st Jaroszynski sv). In panchina: Fiorillo, Corriere, Gentile, Velthuis, Ruggeri, Sfait, Wlodarczyk. Allenatore: Martusciello 7.
ARBITRO: Dionisi di L’Aquila 6.
RETE: 21′ pt Tello.
NOTE: ammoniti Soriano, Segre, Amatucci, Braaf, Stojanovic, Henry, Hrustic. Recupero: 1′, 4′.