A Torre Archirafi tutta la notte a spalare fango

Si lavora per liberare gli scantinati allagati. Sias: "A Riposto mai tanta pioggia dal 2002" VIDEO

Proseguono senza sosta le operazioni di rimozione del fango e drenaggio delle acque a Torre Archirafi, duramente colpita dal nubifragio delle ultime ore. Sono 114 i volontari della Protezione civile impegnati sul campo, suddivisi in 35 squadre provenienti dalle province di Ragusa, Siracusa, Enna, Messina e Catania. Si sta lavorando incessantemente per liberare gli scantinati allagati, offrendo anche supporto tecnico ai vigili del fuoco e assistenza alle famiglie rimaste bloccate. Le squadre di volontari hanno lavorato per tutta la notte accelerando le operazioni di drenaggio e facilitando il ripristino delle condizioni di sicurezza e normalità.

Nella notte sono stati 14 gli interventi dei vigili del fuoco di Catania in tutto il territorio della provincia. Le zone interessate sono Riposto, la frazione di Torre Archirafi, Giarre, Acireale e Aci Sant’Antonio. Per garantire supporto e assistenza è stato richiamato personale dei vigili del fuoco in servizio straordinario.

Secondo quanto comunicato dai tecnici del servizio informativo agrometeorologico siciliano, “nei pressi di località Praiola, dove è ubicata la stazione Sias presente nel territorio del Comune di Riposto, la fase più intensa dell’evento estremo registrato ieri sulla fascia costiera del versante orientale dell’Etna è stata registrata tra le 09.55 e le 10.55 ora locale, quando l’intensità oraria ha raggiunto 112,8 millimetri di pioggia. L’intensità istantanea sulla base dei dati rilevati a intervallo di 5 minuti è arrivata a un valore massimo di 163,2 millimetri tra le 10.25 e le 10.30. Un breve nubifragio si è verificato anche nel pomeriggio tra le 17.50 e le 18.50, quando l’intensità ha raggiunto il valore di 32,6 millimetri. L’evento ha fatto registrare i suoi massimi valori di intensità della serie dal 2002 per tutte le durate considerate. Il totale parziale del mese di novembre per la stazione è di 615 millimetri che anche se non definitivo costituisce già il record di accumulo mensile per il periodo che decorre dall’installazione, avvenuta nel 2002”.

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