Un punticino sarebbe servito poco, la sconfitta allo scadere è devastante. Incredulità e amarezza per poco più di ventimila spettatori del Palermo nel confronto con il Cittadella, risolto in modo beffardo da Pandolfo al 45′ della ripresa. Una battuta d’arresto che fa male ai rosanero, contro la squadra che ha il peggior attacco e una delle difese più perforate della serie B. Con un tridente offensivo inedito dal primo minuto – composto da Insigne, Le Douaron e Di Francesco – il Palermo sfoggia una prestazione molto buona per gran parte del primo tempo, produce gioco, ma non riesce a concretizzare mai una delle tante opportunità create.
Almeno cinque nitide occasioni da gol per gli uomini allenati da Dionisi, una per Segre, un’altra per Le Douaron, e addirittura tre per Insigne. L’imprecisione e il portiere avversario, però, blindano la porta del Cittadella. Nella ripresa il furore agonistico dei padroni di casa cala vistosamente. A metà del secondo tempo sono inutili le proteste dei rosanero per uno scontro in area tra Kastrati del Cittadella e Nedelcearu del Palermo: il rigore non viene assegnato. E al 45′ la clamorosa rete degli ospiti: Pandolfi riceve palla all’altezza dei 20 metri, entra in area dalla destra, supera con una finta Ceccaroni e batte Desplanches calciando verso il primo palo. Per il Cittadella è l’apoteosi, per il Palermo un disastro certificato dal diluvio di fischi dei tifosi.
Nel corso del primo tempo invece grandi applausi per Fabrizio Miccoli, al quale la curva nord ha dedicato uno striscione: “Sei la storia che nessuno potrà mai cancellare”. L’ex capitano e miglior marcatore della storia rosanero ha assistito alla gara dalla tribuna. In precedenza, accompagnato da Dario Mirri, presidente del club di viale del Fante, Miccoli ha visitato il Palermo museum. Tra ieri e oggi una due giorni di riconciliazione per il “figliol prodigo”, che ieri pomeriggio ha fatto visita alla fondazione Falcone accolto da Maria Falcone, sorella del magistrato ucciso dalla mafia.
Il calciatore è stato condannato in via definitiva a 3 anni e 3 mesi di reclusione con l’accusa di estorsione aggravata dal metodo mafioso. E, in alcune conversazioni intercettate, aveva offeso proprio Falcone, chiedendo successivamente, e in varie occasioni, perdono. Stamattina Miccoli è stato festeggiato nei pressi della sede de tifosi rosanero di “Curva Nord 12”. Poco prima della gara, riconosciuto dai sostenitori del Palermo nei pressi dello stadio, è stato accolto con cori e ha posato per qualche foto.
PALERMO-CITTADELLA 0-1
PALERMO (4-3-3): Desplanches 6; Pierozzi 6 (20′ st Pierozzi 6), Nedelcearu 6, Nikolaou 6 (20′ st Lund 6), Ceccaroni 6.5; Segre 6, Gomes 6 (36′ st Ranocchia sv), Verre 6 (31′ st Brunori sv); Insigne 5.5, Le Douaron 6 (20′ st Henry 6), Di Francesco 6. In panchina: Nespola, Sirigu, Di Mariano, Ranocchia, Vasic, Appuah, Buttaro, Peda. Allenatore: Dionisi 6.
CITTADELLA (3-5-2): Kastrati 6.5; Salvi 6, Pavan 6, Carissoni 6; Vita 6 (48′ st Cecchetto sv), Amatucci 6, Tronchin 6 (20′ st Tessiore 6), Branca 6 (38′ st D’Alessio sv), Masciangelo 6; Pandolfi 8 (48′ st Ravasio sv), Rabbi 6.5 (20′ st Magrassi 6). In panchina: Maniero, Cassano, Desogus, D’Alessio, Voltan, Rizza, Piccinini. Allenatore: Dal Canto 6.5
ARBITRO: Fourneau 6.
RETE: 45′ st Pandolfi.
NOTE: giornata di sole, terreno in buone condizioni. Spettatori: 20.591. Ammoniti: Rabbi, Verre, Gomes, Salvi, Vita, Pandolfi. Angoli: 1-2. Recupero: 2′; 5′.