Catania, la dieta continua

f.t.) Derby senza reti con il Messina: i rossazzurri mancano un'altra occasione per scalare la classifica. Krapikas salva più volte i suoi, Montalto fallisce l'occasione migliore nel finale con l'uomo in più

f.t.) Diciottomila spettatori ma a mancare, al Massimino, è stato il gol. È 0-0 nel derby tra Catania e Messina, due squadre che cercavano una vittoria per cambiare marcia ma che devono accontentarsi di un punto a testa, utile più ai giallorossi che ai rossazzurri, giunti al terzo pari in quattro incontri.

Partita non spettacolare e molto tattica, condotta dai padroni di casa, frenati però dalle troppe imprecisioni in avanti. A Toscano, privo degli squalificati Quaini e Guglielmotti, non basta puntare sul 3-5-2 con due centravanti, Inglese e Montalto, schierati per la prima volta insieme da titolari.

Il Catania mantiene a lungo l’iniziativa contro un Messina che, schierato con un 4-3-3 pronto a trasformarsi in 4-4-2, si difende e punta sulle verticalizzazioni di rimessa. Il primo brivido arriva dopo 12’ sugli sviluppi di una punizione: il bolide di Anastasio esce di poco alla destra dell’immobile Krapikas. Non hanno miglior fortuna Inglese e Montalto, le cui conclusioni dal limite non inquadrano lo specchio.

Il pressing alto dei giallorossi imbriglia il Catania in fase di impostazione. Per rendersi davvero pericolosi agli etnei occorre un’intuizione come quella di Inglese, bravo a vedere l’inserimento di Carpani, fermato da un’uscita coraggiosa di Krapikas. Poco prima dell’intervallo, il portiere giallorosso salva il risultato nel recupero su tiro ravvicinato di Inglese a conclusione di una mischia in area.

La ripresa ha lo stesso spartito del primo tempo. Messina attento in contenimento, Catania che cerca di attaccare affidandosi a fiammate. I rossazzurri provano ad alzare i ritmi, Toscano butta nella mischia tutti i giocatori offensivi a disposizione inserendo pure Stoppa e Jimenez, ma il punteggio non si sblocca.

Il cambio di marcia dei rossazzurri nella prima metà della ripresa c’è e il Messina è costretto a contenere. Krapikas si mette ancora in evidenza salvando su Carpani, poi Montalto non inquadra la porta in girata su un cross di Anastasio.

La partita potrebbe cambiare quando Inglese viene fermato da Salvo al limite dell’area. Per il difensore messinese è rosso diretto, sulla punizione seguente Montalto calcia alle stelle ma il Catania ha 10 minuti in superiorità da sfruttare.

Modica alza il muro, si mette a cinque dietro e nel finale viene graziato da un altro errore di Montalto, ancora in cerca del primo gol su azione in campionato. Sugli sviluppi di un calcio di punizione, l’ex Casertana non riesce a mettere in rete da pochi passi sulla torre di Di Gennaro.

È la fotografia del match e del momento del Catania, che torna negli spogliatoi tra i fischi e con il rammarico di avere sprecato un’altra occasione per guadagnare terreno in alta classifica su dirette concorrenti come Avellino e Trapani, entrambe sconfitte.

CATANIA-MESSINA 0-0
Catania (3-5-2): Adamonis; Ierardi, Di Gennaro, Castellini; Raimo, Luperini (16′ st Stoppa), Verna, Carpani (26′ st Jiménez), Anastasio; Montalto, Inglese. A disposizione: 1 Bethers, 22 D’Agata; 24 Gega; 36 Allegra, 6 De Rose, 37 Forti, 35 Ciniero; 11 D’Andrea. Allenatore: Toscano.
Messina (4-3-3): Krapikas; Salvo, Ndir (15′ st Ortisi), Manetta, Rizzo; Frisenna, Pedicillo, Garofalo; Lia (24′ st Mamona), Anatriello (24′ st Luciani, 37′ st Anzelmo), Petrungaro (38′ st Morleo). A disposizione: 1 Curtosi, 22 Di Bella; 17 Re, 16 Petrucci, 27 Mameli, 29 Di Palma; 19 Cominetti, 25 Adragna. Allenatore: Modica.
Arbitro: Giuseppe Mucera (Palermo).
Note: spettatori 17.674. Espulso Salvo (34′ st). Ammoniti Jiménez; Ndir Anzelmo. Angolo 8-2. Recupero 3′ e 6′.

scroll to top