CATANIA – Maltrattamenti in famiglia e atti persecutori nel Catanese. Per un quarantenne i carabinieri di Catania hanno disposto il divieto di avvicinamento alla moglie 38enne, costretta a subire violenze fisiche e psicologiche, con insulti e aggressioni, anche in presenza delle due figlie minorenni della coppia. La donna, esasperata dalla gelosia ossessiva del marito, aveva già avviato la separazione legale, ma il comportamento dell’uomo non era cambiato. L’episodio che ha spinto la 38enne a rivolgersi ai militari della stazione di Ognina è avvenuto al suo rientro da una serata trascorsa con amici. Il marito l’ha aggredita con schiaffi al volto e insulti, e solo l’intervento della figlia maggiore ha fermato l’uomo. Inoltre, nonostante la separazione, il 40enne ha continuato a cercare un contatto fisico con la moglie, arrivando a costringerla contro la sua volontà a soddisfare le sue richieste. La donna nella denuncia ha mostrato ai carabinieri i messaggi ricevuti dal coniuge sul cellulare. In un caso, venuto a conoscenza di un appuntamento della moglie con i suoi ex compagni di scuola, l’ha intimidita con minacce scrivendo: “Mi siedo al tavolo accanto! Domani lo vedrai… domani…”. E ancora: “È guerra! L’hai voluto tu. Se mi arrestano sei fortunata!”.
In un altro caso, i carabinieri di Aci Catena hanno disposto gli arresti domiciliari per un 44enne, indagato per atti persecutori nei confronti dell’ex moglie di 41 anni. La donna, separata dal marito da circa sei anni, ha denunciato comportamenti ossessivi e intimidatori nei confronti suoi e dei loro due figli, di 9 e 17 anni. Il 44enne, non accettando la separazione, ha focalizzato le sue attenzioni sul figlio maggiore disabile, che ha risentito psicologicamente delle pressioni. L’uomo pretendeva, da parte della donna, di essere costantemente informato su tutte le loro attività, gli spostamenti e le frequentazioni. Un viaggio a Napoli fatto dalla 41enne con i due figli, del quale l’ex non era stato informato, ha fatto scattare la rabbia dell’uomo. Infatti, dopo ripetute videochiamate al figlio maggiore e la scoperta della destinazione del viaggio, il 44enne ha imposto al ragazzo di rimanere in costante contatto con lui, mostrandogli dove fossero e con chi si trovassero. Richieste accompagnate da offese rivolte sia alla madre sia al giovane. In un’altra occasione, l’indagato, mentre si trovava in compagnia del figlio maggiore, ha minacciato l’ex moglie dicendole che non le avrebbe restituito il ragazzo se lei non gli avesse consegnato la carta ricaricabile sulla quale veniva accreditato l’assegno unico per i figli. E la donna, temendo ripercussioni emotive sul figlio, ha ceduto. Il gip ha emesso la misura cautelare degli arresti domiciliari lo scorso 31 ottobre. Il 44enne era stato già condannato nel dicembre 2022 per maltrattamenti in famiglia ai danni della stessa ex moglie, ma ha più volte violato il divieto di avvicinamento.