Giornata del prematuro, un neonato su 10 nasce prima del termine

di Nuccio Sciacca. A Messina e Catania iniziative in ospedale in collaborazione con le associazioni di genitori

Nel mondo circa un neonato su 10 nasce pretermine, cioè prima della 37esima settimana di gestazione, che è il tempo necessario al feto per completare lo sviluppo nell’utero materno. Per l’Italia la percentuale di bebè nati prima del tempo è intorno al 6,3% secondo il Rapporto Cedap 2022, per un totale di circa 24 mila neonati pretermine: in maggioranza (75,3%, oltre 3 su 4), venuti alla luce tra la 34esima e la 36esima settimana gestazionale, ma con uno 0,9-1% molto o estremamente pretermine, ‘bimbi piuma’ nati sotto le 32 settimane di gestazione.

In occasione della Giornata mondiale della prematurità in calendario il 17 novembre, sono questi i dati ricordati dalla Società italiana di neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza (Sinpia) che avverte: “I disturbi del neurosviluppo sono una delle conseguenze più frequenti della nascita pretermine e  rischia fino a un neonato prematuro su 2. Nel neonato pretermine, anche quando non ci sono lesioni cerebrali visibili con le tecniche di neuroimaging più utilizzate, il sistema nervoso che si sviluppa e matura in un ambiente molto diverso da quello fisiologico, si trova in qualche modo ‘impreparato’ ad affrontare la vita extrauterina in un momento cruciale in cui avviene la massima crescita e maturazione delle connessioni cerebrali, e facilmente va incontro a fenomeni lesionali e/o dismaturativi, con un’alterazione dei circuiti cerebrali che sottendono alle funzioni adattive”.

A Catania diverse iniziative sono state promosse dall’Azienda Ospedaliero Universitaria Policlinico G. Rodolico-San Marco e in particolare dall’Unità Operativa di Terapia Intensiva Neonatale diretta da Pasqua Betta e dall’Uoc Utin e Neonatologia dell’ospedale San Marco diretta da Marco Saporito e dall’Arnas Garibaldi nel presidio di Nesima in collaborazione con l’associazione “Bambini in crescita” la cui attenzione si è concentrata sui bambini vittime di violenze nei territori di guerra. A Messina al Policlinico “G. Martino” di Messina, nella Uoc di Patologia e Tin, diretta da Eloisa Gitto, sono stati illuminati di viola, il coloro simbolo di questa giornata, il padiglione N1, che ospita tutti i reparti pediatrici, e la facciata dell’Università di Messina. “Dietro ogni bambino prematuro – ha sottolineato la Gitto (nella foto con il suo team) – c’è una famiglia, ci sono una mamma e un papà che lottano”. Presente anche l’associazione “Il Bucaneve” che da sempre svolge un’opera preziosa all’interno della Tin e l’Ordine degli infermieri Pediatrici.

scroll to top