La strage delle donne: 99 uccise in Italia nel 2024

Rapporto Eures: sale il numero di assassini under 25

Non si ferma la strage delle donne. Sono 99 quelle uccise solo in Italia tra il 1° gennaio e il 18 novembre di quest’anno. I femminicidi sono avvenuti soprattutto nelle regioni del centro, mentre diminuiscono al nord e soprattutto al sud. Cresce il fenomeno nei piccoli comuni con meno di 5.000 abitanti e crescono i delitti di donne che hanno più di 65 anni: sono state 37 nei primi 11 mesi del 2024, pari al 37,4% delle vittime femminili totali, uccise nella maggior parte dei casi dal coniuge o dai figli. I dati sono quelli dell’XI Rapporto Eures che registra una forte crescita delle figlie uccise, passate da 5 a 9, generalmente all’interno di “stragi familiari” o in quanto vittime collaterali di una violenza orientata a colpire la coniuge o la ex partner.

Sale inoltre il numero di autori under 25 (da 4 a 12), anche se, coerentemente alla dinamica rilevata per le vittime, sono gli autori di oltre 64 anni a registrare l’incidenza più elevata (27 autori, pari al 27,8%). Significativo il dato relativo alle vittime straniere che, in controtendenza rispetto a quelle italiane, risulta in forte crescita, passando da 17 a 24, arrivando a rappresentare un quarto delle vittime totali (24,2%), con un incremento del 41,2% tra il 2023 e i primi 11 mesi del 2024. Diminuisce invece del 21,1% il numero delle vittime italiane, passate da 95 a 75.

L’aumento delle vittime straniere si accompagna ad una forte diminuzione degli autori di femminicidio di nazionalità non italiana, passati da 23 a 16, con un decremento del 30,4%, mentre rimane stabile il numero degli autori italiani (83 nei primi 11 mesi del 2023 e del 2024). Ciò significa – spiegano i ricercatori – che, mentre il 45,8% dei femminicidi con vittime straniere sono commessi da autori italiani, ‘soltanto’ nel 4% dei casi (3 vittime in valori assoluti) le vittime di femminicidio italiane sono state accise da un autore straniero (una percentuale, questa, in forte calo rispetto al 13,5% censito nel 2023).

Il 25 novembre non è una data scelta a caso. Ricorda un brutale assassinio, avvenuto il 25 novembre 1960 nella Repubblica Dominicana, ai tempi del dittatore Rafael Leónidas Trujillo. Tre sorelle, Patria, Maria Teresa e Minerva Mirabal, considerate rivoluzionarie perché impegnate politicamente, furono torturate, massacrate, strangolate. Buttando i loro corpi in un burrone, venne simulato un incidente, al quale nessuno credette. L’indignazione per la loro uccisione pose l’attenzione del mondo sul regime dominicano e sulla sua cultura machista. Trujillo fu ucciso e il regime cadde pochi mesi dopo l’assassinio delle sorelle Mirabal, soprannominate mariposas (farfalle), come ricorda Save the Children. L’unica sorella sopravvissuta, perché non impegnata attivamente, Belgica Adele, si è occupata dei sei nipoti orfani e di portare avanti la memoria delle sorelle.

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