CATANIA – Per una volta a Catania sembra che sia andato tutto bene. “Con apprezzamenti ricevuti da più parti, la commemorazione dei defunti nel cimitero di via Acquicella è avvenuta in un contesto pulito e organizzato, con servizi pubblici adeguati e funzionali”, dice il Comune. E in effetti in questi giorni la macchina organizzativa per regolare l’afflusso dei catanesi non ha fatto registrare i soliti disagi degli anni passati.
“Mi sento di dire un sentito grazie – dice il sindaco Enrico Trantino – anzitutto alle decine di migliaia di cittadini che hanno raccolto il nostro invito a spalmare in tre giorni la visita al cimitero e a collaborare con il Comune, evitando ingolfamenti e difficoltà aggiuntive. La raccolta differenziata dei rifiuti ha funzionato puntualmente, ottimali anche il servizio dell’Amts e l’organizzazione della mobilità interna soprattutto per i disabili, con le vetture dell’autoparco comunale che hanno permesso a tutti di ricordare i propri defunti con il massimo di attenzione e rispetto. Un gioco di squadra che ha prodotto efficienza e dato ancora più valore a una ricorrenza che richiama ciascuno di noi al raccoglimento nel ricordo delle persone care, della famiglia, dell’amicizia e della solidarietà”.
Il nuovo look del cimitero di via Acquicella è frutto di un lavoro avviato subito dopo Ferragosto, con la manutenzione e la pulizia straordinaria. Tutta la zona interna ed esterna è stata oggetto di interventi di ripristino del sistema idrico delle fontanelle, degli impianti elettrici delle lampade votive nelle cosiddette colombaie e di sistemazione dei vialetti interni al camposanto. Eseguiti anche “imponenti lavori di potatura e sistemazione del verde, ma anche di ripulitura dell’intero complesso cimiteriale: nello specifico potatura siepi per 1.500 metri lineari, decespugliamento per 25.000 mq; taglio prato per 8.000 mq. Inoltre sono state abbellite le aiuole dei vialetti con 800 piantine di crisantemi, ed effettuati lavori straordinari di eliminazione cespugli infestanti e rampicanti, che deturpavano il contesto cimiteriale”.