Salvata in mare, premiato poliziotto a Catania

Vent'anni fa si tuffò alla scogliera: "Era impossibile restare a guardare"

CATANIA – “La parola eroe è imbarazzante. Per me è normale intervenire quando si vede qualcosa di sbagliato. Una ragazza stava morendo e 30-40 persone la guardavano mentre galleggiava a faccia in giù nel mare, senza intervenire. Io ritengo sia impossibile rimanere fermi. Ho messo diverse volte la mia vita a repentaglio per aiutare gli altri, ma la ritengo la cosa più bella del mondo”. Maurizio Grasso, sovrintendente capo della polizia di Catania, ricorda ancora bene quel tuffo del 24 novembre del 2004, quando salvò una ragazza che si era lanciata dalla scogliera del viale Ruggero di Lauria. Per quel gesto il 52enne padovano, ormai catanese di adozione dopo tanti anni in città, è stato premiato a Palazzo degli elefanti dal presidente del Consiglio comunale Sebastiano Anastasi.

“Non ha esitato – dice Anastasi – con slancio di generoso altruismo a gettarsi nelle fredde e tumultuose onde per strappare la donna da morte certa. Solo dopo estenuanti sforzi, nuotando forsennatamente per circa cento metri, è riuscito a raggiungerla e a sottrarla alla corrente, mentre l’aspirante suicida era ormai priva di sensi e in balia del mare”. Era stata poi una motovedetta della polizia a portare i due sulla terra ferma. A Grasso, conosciuto in città anche come giocatore di basket dalla carriera longeva, è stata consegnata una targa ricordo.

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