Troina, realtà virtuale per la riabilitazione neurologica

di Nuccio Sciacca. Generati scenari per movimenti ed esercizi come in un videogioco

La riabilitazione neurologica si rivolge alle persone che hanno subito un ictus cerebrale, una lesione midollare o un grave trauma cranico e a pazienti affetti da malattie neurodegenerative come il Parkinson o la sclerosi multipla. L’obiettivo è quello di accelerare i processi di recupero motorio e cognitivo in persone che lamentano problemi di equilibrio, di forza, di coordinazione, ma anche di memoria, attenzione o linguaggio. Rappresenta quindi una branca della medicina riabilitativa che mira, per quanto possibile, al recupero dei deficit sensori-motori e cognitivi, al contenimento delle relative disabilità, al fine di migliorare la qualità di vita del paziente e il suo reinserimento in famiglia e nella vita sociale. La tecnologia oggi viene incontro agli specialisti e all’Irccs Oasi di Troina entrano in funzione due nuove apparecchiature: la ‘piattaforma moonwalker’ e il Virtual Reality Rehabilitation System (Vrrs): entrambi sfruttano la realtà virtuale e l’interattività.

La prima piattaforma è una pedana omnidirezionale che consente un’ampia gamma di movimenti di tutto il corpo, direttamente attivata e gestita dai movimenti naturali del paziente stesso, grazie a dispositivi di realtà virtuale e avanzati sensori. Il paziente, con l’ausilio di un’imbragatura di sicurezza, che rimane al centro della pedana, svolge le attività secondo le proprie capacità motorie e riserve funzionali in maniera naturale, oppure in modalità interattiva. In quest’ultimo caso, il sistema riproduce nel visore del paziente o nel monitor curvo che lo segue, dei possibili scenari realistici, come passeggiare per strada, essere in un giardino o fare la spesa.

Il secondo dispositivo, già in uso nell’istituto, ma che adesso è stato ulteriormente implementato e adattato alle nuove tecnologie, utilizza tecniche avanzate di realtà virtuale, consente all’operatore di poter impostare un percorso riabilitativo individualizzato e dunque contestualizzato allo status della patologia del paziente. L’apparecchiatura andrà a generare degli scenari che, come in una sorta di videogioco, visualizzeranno al paziente sia in voce sia in audio quali movimenti ed esercizi dovrà eseguire. Il tutto verrà registrato dal sistema generando un report a disposizione degli esperti riabilitativi che potranno così analizzare i dati e personalizzare, di volta in volta, la strategia riabilitativa più opportuna e adeguata.

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