“Ancora non abbiamo fatto niente”. Domenico Toscano lo ripete alla fine di Taranto-Catania, anche dopo un roboante 1-5. “Il risultato può far pensare che sia stata una partita facile – dice l’allenatore rossazzurro a Diretta Stadio, su Telecolor – ma voglio ricordare che i pugliesi hanno battuto l’Avellino, il Picerno e il Cerignola. Era fondamentale avere l’approccio giusto e ci siamo riusciti. La cosa che mi è piaciuta di meno sono stati i primi dieci minuti del secondo tempo, quando abbiamo pensato di gestire il vantaggio. Ma noi non siamo una squadra che può gestire, dobbiamo sempre andare a cento all’ora”.
Il tecnico racconta sorridendo cosa è successo quando ha segnato Montalto: “Gli sono corso incontro e lui mi è salito sul dito con i tacchetti, ma meglio così. Sono felice per tutti quelli che hanno fatto gol. Vorrei tanto ci riuscisse D’Andrea, che fa sempre un grande lavoro. Le palle inattive? Le mie squadre le hanno sempre sfruttate per segnare: Ierardi ha struttura e tempo, ne abbiamo approfittato”. Il tono si fa più serio quando deve parlare dell’ultima rete, quella del giovanissimo Forti: “Ecco, mi ricollego alle famose polemiche sulla sfida di Coppa Italia contro il Trapani. Se i giovani non li fai giocare non crescono mai: sapevamo che era un grosso rischio, ma volevamo dare un’opportunità a questi ragazzi”.
Il mantra rimane “ancora non abbiamo fatto niente”: “Da domani si ricomincia a lavorare, sabato c’è una partita impegnativa contro il Potenza. Fino alla sosta dobbiamo spingere sull’acceleratore, col rientro di tutti avremo più esperienza e personalità”.