MILANO – E’ stato condannato a 4 anni il filosofo catanese Leonardo Caffo, imputato a Milano per maltrattamenti aggravati e lesioni gravi nei confronti della sua ex compagna. La Procura aveva chiesto quattro anni e mezzo. I giudici hanno anche disposto una provvisionale di 45 mila euro e l’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni. Hanno poi escluso due aggravanti tra quelle contestate e depositeranno le loro motivazioni in 90 giorni. I maltrattamenti sono cominciati nell’estate 2019 e sono andati avanti fino all’estate del 2022, quando la donna, ai tempi non ancora trentenne, ha deciso di lasciarlo e di sporgere denuncia.
Nel capo di imputazione sono riportati molti episodi di minacce, insulti – anche nei confronti dei familiari di lei – e violenze verbali e fisiche. Tra questi un litigio avvenuto il 17 agosto 2020 a Catania, dove la coppia si trovava per le vacanze: lui, secondo la ricostruzione dell’accusa le ha afferrato “violentemente la mano destra contorcendogliela” e provocandole una frattura “scomposta” con “accorciamento del dito” e che nell’immediatezza era stata addebitata a una caduta sotto la doccia. I difensori del filosofo e intellettuale, ora 36enne, durante la loro arringa hanno ammesso che la relazione tra i due era diventata conflittuale ma hanno negato le violenze e le aggressioni denunciate dalla ex.
“Sono stato colpito per educarne mille. Su un piano morale chiedo scusa”, ha commentato Caffo. Il filosofo ha poi detto di essere “molto dispiaciuto” e di sperare ancora “che non ci sia violenza contro le donne”. “Cercherò di capire il senso dell’andare in appello. Io ho detto quello che per me era la verità. La verità processuale poi è un’altra cosa”, ha aggiunto. “Questa sentenza è solo la superficie di un problema più ampio e radicato”, ha affermato invece la ex compagna Carola. “Le vittime di violenza continuano a pagare il prezzo di una carenza nell’educazione sentimentale e di una cultura permeata di pregiudizi”.