Bisogno di compagnia (31%), problematiche esistenziali (11%) e difficoltà nelle relazioni familiari (10%). Sono questi i motivi che hanno spinto nel 2023 oltre 600 persone a rivolgersi sotto le feste di fine anno al Telefono Amico. E quest’anno? Purtroppo le previsioni non dicono che ci sarà un miglioramento nel senso che ancora una volta Natale vuol dire gioia, calore e famiglia ma non sarà così per tutti. Per quanto riguarda l’età, in prevalenza lo scorso anno hanno chiamato adulti di età compresa tra i 56 e i 65 anni (22%), tra i 46 e i 55 (21%) e tra i 36 e i 45 (20%). Il Telefono Amico anche quest’anno terrà aperte le sue linee no-stop dalle 9 del 24 dicembre alla mezzanotte del 26. Alla maratona 2024 parteciperanno anche i 37 volontari under 40 del gruppo Tag – Telefono Amico Generation, che risponderanno da remoto insieme ai colleghi attivi nei 20 centri territoriali del Tai (una è a Palermo).
Il 91% di chi l’anno scorso ha contattato Telefono Amico durante la Non Stop di Natale lo ha fatto chiamando il servizio telefonico al numero unico nazionale (02 2327 2327), il 6% si è rivolto alla chat di WhatsApp Amico (324 011 7252) e il 3% alla mail Mail@mica (servizio accessibile attraverso la compilazione di un form anonimo sul sito www.telefonoamico.it), riferisce l’associazione. Uomini e donne hanno chiesto aiuto egual misura. E’ quella che gli psichiatri chiamano depressione natalizia, o “Christmas Blues”, definendola come un fenomeno della mente caratterizzato da sentimenti di tristezza, malinconia, o ansia che molte persone sperimentano proprio durante il periodo natalizio. Non è una condizione clinica a sé stante, come la depressione maggiore, ma può rappresentare una fase temporanea di disagio emotivo che si manifesta in concomitanza con le festività.
Il termine deriva dall’associazione tra il periodo natalizio (“Christmas”) e la sensazione di malinconia o tristezza profonda, spesso descritta con il termine inglese “blues” una metafora culturale che indica uno stato d’animo cupo, influenzato anche dal genere musicale omonimo che esprime sentimenti di malinconia. I sintomi? Innanzitutto un senso di malinconia e tristezza improvvisa che compare senza un motivo apparente. Anche se l’atmosfera intorno è festosa e piena di luci e colori, si può avvertire un vuoto interiore o una sensazione di nostalgia per tempi passati, persone care che non ci sono più o momenti felici che sembrano lontani. Altro sintomo lo stress legato alle aspettative sociali: le festività natalizie spesso portano con sé un carico di aspettative sociali e familiari che possono diventare schiaccianti. Ci si sente obbligati a partecipare a pranzi, cene e riunioni di famiglia, anche quando si vorrebbe solo restare in casa in tranquillità.
Ad esempio, potresti sentirti sotto pressione nel dover apparire felice e festoso durante un incontro di famiglia, mentre dentro di te provi stanchezza o irritazione. Questo stress può amplificare il senso di disagio e rendere difficile vivere il Natale con serenità. E ancora la combinazione di impegni sociali, spese, preparativi e aspettative può portare a una profonda stanchezza emotiva e fisica. Sentirsi sopraffatto all’idea di dover fare regali, organizzare pranzi o partecipare a eventi, al punto da desiderare che tutto finisca il prima possibile. Questa sensazione di esaurimento può portare a pensieri come: “Non vedo l’ora che arrivi gennaio, così tutto tornerà alla normalità. Per molti, infine, il Christmas Blues si manifesta con il desiderio di “saltare” le festività e non avere l’energia o la voglia di partecipare alle celebrazioni, pensando che sarebbe più semplice ignorare tutto e continuare la vita come in un periodo normale. Questo desiderio può essere accompagnato da un senso di colpa per non essere in grado di vivere il Natale con lo spirito che ci si aspetta.