Diga occupata: Siciliacque denuncia i manifestanti

Protesta davanti al potabilizzatore dell'Ancipa: cittadini e sindaci esasperati dall'emergenza idrica

PALERMO – Siciliacque ha presentato denuncia alla stazione dei carabinieri di Troina per l’occupazione del potabilizzatore dell’Ancipa, in corso da ieri mattina, da parte di oltre duecento persone tra cui i sindaci di cinque Comuni dell’Ennese (Troina, Nicosia, Gagliano Castelferrato, Cerami e Sperlinga) e rappresentanti delle istituzioni, che hanno forzato lo sbarramento delle forze dell’ordine, arrecando danni agli impianti. La società ha denunciato la manomissione del quadro elettrico e la chiusura della valvola che alimenta l’esercizio dell’acquedotto Ancipa Basso, ad opera dei manifestanti con l’obiettivo di interrompere il flusso idrico verso i Comuni di Caltanissetta e San Cataldo, come disposto dalla Cabina di regia della Regione.

L’iniziativa di chi protesta ha comportato l’impossibilità per gli operatori di Siciliacque di registrare con i sistemi di telecontrollo le variazioni di flusso, che da qual momento possono essere rilevate solo visivamente; si è evidenziato il progressivo svuotamento della condotta Ancipa Basso, con l’interruzione della fornitura garantita a Caltanissetta e San Cataldo fino alla scorsa notte. “Nell’ambito della gestione dell’emergenza idrica, Siciliacque non ha la responsabilità di definire gli indirizzi strategici e programmatici per la risoluzione della crisi; bensì si pone quale soggetto proattivo ed attuatore degli interventi definiti dalle autorità competenti in materia fornendo il massimo supporto tecnico e operativo”, puntualizza l’azienda, che ha formalmente chiesto alla Cabina di regia di conoscere “la programmazione per i prossimi giorni circa le attività da svolgere in riferimento alle nuove forniture idriche”.

Intanto il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani “continua a seguire con la massima attenzione – si legge in una nota – l’evolversi della situazione relativa agli approvvigionamenti idrici dell’Ancipa”. Schifani è in costante contatto con il capo della Protezione civile regionale, il prefetto di Enna, i vertici ministeriali e i rappresentanti di Siciliacque, che ringrazia per la collaborazione, al fine di monitorare e coordinare le operazioni necessarie per affrontare l’emergenza. Il presidente “stigmatizza e condanna senza riserve le azioni poste in essere senza il rispetto delle regole, soprattutto se attuate da rappresentanti istituzionali e in momenti di forte tensione sociale”, sottolineando l’importanza di “comportamenti improntati alla trasparenza e alla responsabilità a tutti i livelli”. Schifani conferma che, come da assicurazioni ricevute da Siciliacque, nei prossimi giorni verranno completati i lavori sulla conduttura per il collegamento dei nuovi pozzi. Questo permetterà a Caltanissetta e San Cataldo di tornare a essere autonomi.

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