Il Pavone conteso

di Francesco Triolo. Il ds annuncia le dimissioni dal Messina, ma Sciotto le respinge. C'è il Trapani alla porta: esonerato Mussi. Sullo sfondo due incognite

Il comunicato ufficiale è arrivato a distanza di quasi 24 ore da quando la notizia ha cominciato a circolare. Giuseppe Pavone ha presentato le dimissioni dalla carica di direttore sportivo del Messina, ufficialmente – secondo quanto riportato dal club – per consentire a chi subentrerà nella conduzione della società (il cambio di proprietà è dato per imminente) di poter scegliere in assoluta libertà.

Ma ci sono diversi punti non chiari che hanno scatenato le proteste dei tifosi sui social. E il motivo sta in questo passaggio del comunicato: “Nell’occasione, Pavone ringrazia il presidente Sciotto per la stima e l’affetto avvertiti sin dall’inizio del suo lavoro a Messina, sentimenti peraltro ricambiati incondizionatamente. Il Presidente Sciotto, in virtù della stima reciproca e tenuto conto che il direttore sportivo costituisce il perno del progetto tecnico, peraltro fortemente voluto dall’allenatore Giacomo Modica, respinge le dimissioni del direttore sportivo Giuseppe Pavone”.

Insomma, Pavone si dimette e ringrazia, Sciotto respinge le dimissioni che però sono irrevocabili. Intanto, Pavone avrebbe già avuto contatti molto ben avviati con il presidente del Trapani Antonini (lunedì sera addirittura lo davano in città) e presto potrebbe essere annunciato come nuovo ds granata al posto di Andrea Mussi, il cui esonero è stato ufficializzato in una nota nella quale si spiega che “allo stesso è stata anche formulata contestazione di addebito disciplinare”.

Intanto a Messina si chiedono perché Sciotto – a pochi giorni ormai dalla firma per la cessione del club – abbia respinto le dimissioni piuttosto che lasciare respiro di manovra alla nuova proprietà. E Modica, che si era fatto promotore e garante di Pavone condizionando in estate la sua permanenza all’ingaggio del dirigente, adesso che farà?

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