Malattia sconosciuta in Congo, allerta in Italia

Oltre 70 decessi per un virus, maggiori controlli sui voli in ingresso

L’Italia ha alzato il livello di attenzione sulla malattia ancora sconosciuta che ha portato a oltre 70 decessi in Congo. Con una lettera inviata dal ministero della Salute si chiede alle Usmaf, gli Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera del ministero della Salute, “di fare attenzione su tutti i punti di ingresso, in particolare modo per i voli diretti provenienti dal paese”. Le autorità locali in stretta collaborazione con quelle internazionali “stano lavorando per verificare la situazione e fornire una risposta rapida ed efficace a questo nuovo focolaio epidemico che sta colpendpo il paese, già recentemente colpito dall’epidemia di mpox”.

La Repubblica Democratica del Congo intanto è in “massima allerta”. “Siamo in massima allerta, riteniamo che questo sia un livello di epidemia che dobbiamo monitorare”, ha sottolineato Samuel-Roger Kamba, ministro della Difesa, durante una conferenza stampa nella capitale Kinshasa. Il fenomeno descritto dalle autorità sanitarie come “un evento sconosciuto di sanità pubblica” è attualmente localizzato nella regione di Panzi, circa 700 km a sud-est di Kinshasa. I primi casi sono stati rilevati alla fine di ottobre. “Nei centri sanitari abbiamo registrato 27 decessi. E con la valutazione effettuata dal primario di zona in comunità, ne sono stati segnalati altri 44”, ha precisato il ministro, aggiungendo però che al momento “non posso dire che sia collegato al fenomeno perché ci sono altre possibili cause.”

Nella remota regione di Panzi dove le infrastrutture sanitarie sono quasi inesistenti, la popolazione vive in una generale precarietà, soffrendo per la mancanza di accesso all’acqua potabile e ai medicinali. Il tasso di malnutrizione (61%) è tra i più alti del Paese, ha sottolineato il ministro, ricordando che già due anni fa la regione era stata colpita da una grave epidemia di febbre tifoide. Secondo i primi dati disponibili, la misteriosa malattia colpisce soprattutto i più piccoli, con il 40% dei casi che coinvolge bambini sotto i cinque anni. I sintomi sono simili a quelli dell’influenza: febbre, tosse e mal di testa. Gli specialisti hanno già concluso che si tratta di una malattia che colpisce l’apparato respiratorio ma hanno escluso il covid.

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