PALERMO – Con 39 voti favorevoli e 20 contrari l’Assemblea regionale siciliana ha approvato la finanziaria dopo una lunghissima maratona. A guidare i lavori il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno. Il parlamento ha votato tre documenti contabili con un valore globale che si attesta attorno a 950 milioni di euro: la legge di bilancio, la legge di stabilità e il collegato prodotto dalle norme proposte nel maxi-emendamento del governo e del parlamento. Tra le norme approvate nel maxiemendamento, passato prima del voto finale, quella che prevede lo stanziamento di 10 milioni per i Comuni in dissesto.
Soddisfatto il governatore Schifani: “Un risultato importante per la nostra Regione. Oggi governo e parlamento conseguono un obiettivo storico: dopo oltre 20 anni la manovra viene approvata entro il 31 dicembre e ancora prima di quella nazionale. Per il secondo anno consecutivo, abbiamo evitato il ricorso all’esercizio provvisorio, dimostrando un grande senso di responsabilità e una visione condivisa da parte di tutto il Parlamento siciliano. Questa approvazione è un segnale di efficienza e di attenzione verso le esigenze dei siciliani. Un ringraziamento particolare al presidente Galvagno per il grande senso istituzionale dimostrato in questa lunga maratona d’aula”.
Ecco le principali norme.
Misure per fronteggiare la crisi idrica. Un significativo incremento delle risorse è stato destinato a fronteggiare la grave crisi idrica che sta colpendo la Sicilia e in particolare l’area del Calatino e del Paternese. Sono previsti fondi per ulteriori 20 milioni di euro per la manutenzione straordinaria delle infrastrutture idriche e per il potenziamento delle opere di riserva e distribuzione, con l’obiettivo di garantire l’approvvigionamento delle produzioni agricole. Risorse ulteriori, per 9,5 milioni, sono stanziate per sostenere i consorzi di bonifica e implementare interventi strutturali cruciali per la gestione della risorsa idrica.
Misure per il contrasto alla carenza di medici nei presidi ospedalieri periferici. Per affrontare la carenza di personale medico nelle strutture ospedaliere periferiche, la legge di stabilità prevede un incentivo economico per i medici che decidono di lavorare nelle aree più isolate, con un contributo fino a 18.000 euro lordi per il rimborso delle spese di alloggio e trasporto. L’intervento mira a garantire la continuità dei servizi sanitari in tutto il territorio siciliano, fronteggiando il grave depauperamento di medici dagli ospedali di periferia, nel tentativo di frenare la fuga da questi essenziali presidi di frontiera.
Sostegno ai comuni per i ricoveri extraregionali di minori. La Regione Siciliana ha destinato risorse per supportare i comuni nei costi sostenuti per i ricoveri extraregionali di minori sottoposti a provvedimenti dell’autorità giudiziaria. Il fondo stanziato ammonta a 1,5 milioni di euro per il triennio, per coprire integralmente le spese per i minori inviati fuori regione in strutture idonee. Inserimento del comune di Catania tra i beneficiari del contributo per fronteggiare gli effetti del fenomeno migratorio.
Supporto ai comuni in dissesto finanziario. È stato previsto un intervento di sostegno ai comuni con popolazione da 25.000 fino a 100.000 abitanti in dissesto finanziario, rimasti esclusi dai benefici previsti dalla legge regionale n. 25/2024, con l’erogazione di fondi per il risanamento e il pagamento dei debiti pregressi, al fine di garantire la stabilità e la continuità dei servizi essenziali a favore dei cittadini.
Fronteggiare il fenomeno del randagismo. Per contrastare il fenomeno del randagismo e sostenere i comuni siciliani nelle spese per la gestione degli animali randagi, garantendo azioni di tutela per la sicurezza pubblica e per il benessere degli animali, la legge stanzia 5 milioni di euro.
Sostegno ai comuni del polo industriale di Siracusa. Per fronteggiare il grave inquinamento ambientale delle aree Aerca di Siracusa, la legge di stabilità prevede il potenziamento delle strutture Arpa locali, con particolare attenzione ai comuni di Melilli e delle zone limitrofe al polo industriale. Un contributo di 2 milioni di euro è stato stanziato per migliorare la capacità di monitoraggio ambientale e potenziare gli interventi di bonifica e prevenzione in quest’area particolarmente a rischio.
Esonero dal pagamento di sanzioni e interessi sul bollo auto. Un altro importante intervento riguarda l’esonero dal pagamento delle sanzioni e degli interessi per il bollo auto scaduto tra il 1° gennaio 2016 e il 31 dicembre 2023. Tale misura rappresenta un importante sollievo economico per i cittadini siciliani che non dovranno più sostenere le penalità derivanti dal ritardo nel pagamento di questo tributo.
Previsto un incremento (0,1 per cento che porta a un totale di 0,4 delle entrate complessive) delle risorse che le Asp dovranno destinare alla rete dei servizi per l’autismo. Maggiori risorse per i comuni ai fini del potenziamento del servizio Asacom. Un milione di euro in favore dei comuni che effettuano il servizio educativo-assistenziale tramite gli istituti iscritti all’apposito albo per il rafforzamento del servizio.
Un milione per il comune di Siracusa per la salvaguardia dei valori storici, architettonici, ambientali e paesaggistici di Ortigia, 13. 800 mila euro per il comune di Agrigento per interventi straordinari di risanamento ambientale del centro abitato. Misure in favore del personale Asu impegnato presso il Dipartimento dei beni culturali. Aumento ore degli Asu stabilizzati negli enti locali.
Tra le norme c’è anche quella sul sostegno alle celebrazioni della settimana santa in Sicilia: 800 mila euro destinati alla valorizzazione dei riti pasquali, con un’attenzione particolare alle tre celebri processioni dei Misteri di Trapani, Enna e Caltanissetta, i cui Comuni riceveranno 150 mila euro ciascuno. La somma restante sarà distribuita alle altre manifestazioni inserite nel Registro delle Eredità Immateriali della Sicilia (R.E.I.S.).
Previsti anche quattro milioni di euro per i comuni siciliani in cui si trovano siti e geoparchi Unesco. Uno stanziamento finanziario importante per la provincia di Palermo in cui ricadono l’unico geoparco di Sicilia, nelle Madonie, e il percorso arabo-normanno che coinvolge Palermo, Monreale e Cefalù.
Disposto, inoltre, il finanziamento di trecentomila euro per sostenere il passaggio al 5G delle emittenti televisive locali, attualmente operanti nell’area tecnica 17 di secondo livello.
Un altro emendamento inserito sostiene con un contributo ad hoc, di due milioni e 500 mila euro, i Comuni con vasta articolazione territoriale. I requisiti per accedervi sono: una superficie territoriale superiore a 250 km quadrati, con almeno una frazione, che non siano capoluogo di provincia o di Libero consorzio. Il contributo sarà ripartito per il 40 per cento in base al numero di abitanti e il restante 60 per cento in base all’estensione della superficie.