“Papà non mi hai salutato”: e gli lancia il televisore

Mobili distrutti e calci al genitore: arrestato catanese in preda all'ira

VIAGRANDE (CATANIA) – I carabinieri della stazione di Viagrande hanno arrestato un 24enne del posto per maltrattamenti in famiglia. I fatti si sono verificati in piena notte, verso le 02:00, a casa di un 49enne che, dopo essere stato aggredito dal figlio, ha subito chiamato la centrale operativa di Acireale per chiedere aiuto. Nel giro di pochi minuti, una pattuglia è arrivata sul posto, trovando, in effetti, l’uomo in strada molto spaventato e con diverse escoriazioni alle mani, al gomito e all’avambraccio.

Mentre è stato richiesto l’intervento del 118 per le prime cure sul posto, i militari sono entrati in casa dove hanno trovato evidenti segni di violenza: mobili distrutti, vestiti sparsi ovunque e muri in cartongesso spaccati. Poi, in una stanza, i militari hanno scorto il giovane aggressore, che è stato bloccato e messo in sicurezza. Nel frattempo il padre ha raccontato quanto era accaduto, ovvero l’aggressione subita dal figlio per motivi insignificanti. Il giovane, infatti, avrebbe contestato al genitore di non averlo salutato poco prima, quando si erano incontrati per strada, e a nulla era valso il tentativo del padre di fargli comprendere che non si era proprio accorto della sua presenza, perché il 24enne avrebbe iniziato a lanciargli contro tutto ciò che gli capitava tra le mani, tra cui un termos e addirittura un televisore.

La situazione sarebbe poi precipitata quando il giovane genitore, spaventato, avrebbe detto al figlio che stava per chiamare i carabinieri, scatenando ancora di più l’ira del ragazzo che lo avrebbe perciò aggredito con calci e pugni, arrivando perfino a mordergli un dito. Nonostante le ferite, il padre era però riuscito a scappare e, arrivato in strada, aveva chiamato i carabinieri. Il giovane, già conosciuto per pregresse vicende giudiziarie, connesse anche a episodi di violenza nei confronti di donne che aveva frequentato, è stato quindi arrestato e portato in carcere.

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