C’è un po’ di Sicilia in Caitlin Clark, l’atleta dell’anno secondo la rivista statunitense Time. Magari è una scelta un po’ americana, ma per la prima volta nella storia a vincere questo premio è una giocatrice di basket. La cui madre Anne Nizzi è nata oltreoceano, ma arriva da una famiglia di emigrati dalla Sicilia. Caitlin Clark nel 2024 ha cambiato il basket femminile con lo stesso devastante impatto di Michael Jordan sugli uomini negli anni 80-90.
Conclusa l’università, dove aveva tutti gli occhi addosso per i numeri mai visti tra le donne, la 22enne nata nell’Iowa e alta 1,83 metri è stata ingaggiata dai professionisti della Wnba (lega femminile corrispondente alla Nba) e nella prima stagione ha più che quadruplicato gli spettatori della sua squadra, Indiana Fever (4.100 spettatori di media fino all’anno scorso, 17.200 quest’anno), ha riempito al 99.8% tutte le arene d’America in cui ha giocato, ha fatto schizzare a oltre 80.000 le richieste di biglietti per una singola partita (a Washington).
Cinque squadre hanno addirittura deciso di traslocare in palasport più grandi per contenere il pubblico che voleva vederla. Un tale fenomeno sportivo e mediatico da suscitare l’interesse del più grande cestista contemporaneo, LeBron James, presente spesso alle partite di Caitlin e suo grande estimatore sui social. “Non ho mai visto una giocatrice come lei. Le invidio molto la fluidità del tiro, che nemmeno io ho a quel livello”, ha dichiarato Steph Curry, considerato il più grande tiratore della storia. Una sequenza di record impressionanti, e tutto questo partendo dalla Sicilia.