Qualità della vita, Catania migliora

Classifica Sole 24 Ore: la città etnea guadagna 9 posti, Ragusa la prima siciliana. Bergamo il top: i dati 

Bergamo prima città in Italia per qualità della vita. A incoronare la provincia lombarda – che nel 2020, anno nero per il Covid, era al 52/o posto – è l’edizione 2024 dell’Indagine del Sole 24 Ore che misura il benessere nei territori italiani . Dietro Bergamo anche due habitué del podio: Trento che sale di un gradino rispetto all’anno scorso e Bolzano, che invece fa un salto di dieci posizioni (l’anno scorso era tredicesima). Come negli anni passati le province del Mezzogiorno si concentrano nella parte bassa della classifica: maglia nera è Reggio Calabria.

Passi avanti per Catania, che guadagna nove posizioni rispetto all’anno precedente e sale all’83° posto, molto vicina al primo capoluogo di provincia siciliano, Ragusa (81° posto, +5 posizioni). Seguono Trapani (85°, +14), Messina (91°, -2), Agrigento (96°, -2), Enna (97°, -7), Caltanissetta (98°, +8), Palermo (100°, -5) e Siracusa (104°, stabile). Nel dettaglio, ecco i piazzamenti per quel che riguarda la città etnea tra gli indicatori principali: 50° posto in “Demografia e società” (-4 posizioni), 67° in “Affari e lavoro” (+24), 76° in “Cultura e tempo libero” (-1), 86° in “Giustizia e sicurezza” (+9, con il 24° posto per indice di criminalità e il 5° per furti di autovetture), 87° per “Ambiente e servizi”, 96° per “Ricchezza e consumi”.

L’indagine fotografa il benessere nelle province italiane con 90 indicatori divisi in sei categorie: ricchezza e consumi; affari e lavoro; ambiente e servizi; demografia, società e salute; giustizia e sicurezza; cultura e tempo libero. La top 10 della classifica è lo specchio di un Paese in cui le grandi città cominciano a manifestare diverse fragilità: l’unica presente è Bologna, al nono posto, in calo di sei posizioni rispetto all’edizione 2023. Per il resto, trionfano le medie province: Monza e Brianza (4/o posto), seguita da Cremona e Udine, vincitrice lo scorso anno, Verona e Vicenza. A chiudere, dopo Bologna, è Ascoli Piceno. Vince il versante nord orientale, con tre province lombarde, le due province autonome del Trentino Alto Adige, due venete, una emiliana e una marchigiana.

Le città metropolitane registrano un crollo diffuso: Bologna scende di 7 posizioni, Milano di 4 passando al 12/o posto, Firenze (36/o posto) segna un -30 dopo essere stata in zona top 10 per tre anni consecutivi e Roma scende di -24 posizioni piombando al 59/o posto. Torino perde 22 posizioni, arrivando al 58/o posto subito davanti alla Capitale. Fanalini di coda della trentacinquesima edizione della Qualità della Vita del Sole 24 Ore sono invece Crotone, davanti a Napoli e Reggio Calabria.

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