Sequestrati i cellulari dei genitori di Larimar

Erano utilizzati dalla ragazzina, al vaglio messaggi con un coetaneo

CALTANISSETTA – La Procura dei minori di Caltanissetta ha disposto il sequestro dei cellulari dei genitori di Larimar Annaloro, la 15enne trovata impiccata un mese fa a un albero del giardino di casa a Piazza Armerina, nell’Ennese. I magistrati hanno disposto il sequestro degli apparecchi mobili dopo aver sentito la coppia. A comunicare la decisione sono stati gli stessi pm, in una nota, spiegando che uno dei due telefonini sequestrati era usato in realtà dalla ragazza, l’altro da tutto il nucleo familiare, compresa Larimar. “Sugli stessi verranno ovviamente svolti tutti gli accertamenti tecnici necessari e utili al prosieguo delle indagini”, ha reso noto la Procura.

L’avvocato della famiglia della 15enne, Milena Ruffini, ha comunicato che il 3 dicembre scorso la madre di Larimar ha trovato tra le chat alcuni messaggi scambiati dalla ragazza con un coetaneo dal proprio telefono la notte prima della sua morte. “Il telefono di Larimar infatti si era rotto e lei utilizzava di tanto in tanto quello della madre – dice il legale -. I messaggi sono stati mostrati alla Procura insieme ad altro materiale di indagine che a nostro avviso potrebbe essere utile per ricostruire la vicenda. Inoltre i genitori hanno provveduto ad aggiustare uno smartphone appartenuto a Larimar e usato dalla ragazza nei mesi immediatamente antecedenti alla sua scomparsa (fino ad agosto). Durante l’audizione i dispositivi sono stati messi dai genitori a disposizione degli inquirenti per i dovuti accertamenti e sono stati sequestrati a tal fine”.

Sulla morte della 15enne è stata aperta una indagine, a carico di ignoti, per istigazione al suicidio e per diffusione di immagini illecite e detenzione di materiale pornografico. Reato quest’ultimo che conferma che gli inquirenti stanno vagliando l’ipotesi del cosiddetto revenge porn per accertare se sia vero che Larimar sia stata ripresa nell’intimità e che le foto private siano potute finire in chat di amici o conoscenti. A questo fine, nei giorni scorsi sono stati sequestrati anche i telefonini di otto ragazzi, amici e conoscenti della 15enne.

Intanto in paese è stata promossa una raccolta fondi in memoria di Larimar. “Larimar ci ha lasciati il 5 novembre e la sua famiglia combatte ora per capire il vero motivo della sua scomparsa. Il ricavato di questa raccolta è destinato a mamma Johary e papà Roberto per supportarli in tutto ciò che si renderà necessario nella loro dolorosa ricerca”, si legge nel testo della petizione.

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