PALERMO – La polizia ha arrestato, su delega della Procura di Palermo, un 30enne, Francesco Lupo, ritenuto responsabile di tentato omicidio in concorso, aggravato dalla premeditazione, porto di arma clandestina e ricettazione. Il provvedimento scaturisce dalle indagini partite dopo il ferimento di un uomo con colpi d’arma da fuoco, avvenuto ieri mattina a Palermo, in via Vergine Maria, vicino al Cimitero dei Rotoli. Secondo quanto ricostruito, l’indagato avrebbe raggiunto a bordo di un’auto il luogo dei fatti, dove avrebbe dapprima colpito l’operaio della Reset con calci e pugni e poi sparato sei colpi d’arma da fuoco, colpendolo al torace e all’addome.
La squadra mobile lo avrebbe identificato attraverso l’analisi delle immagini dei sistemi di videosorveglianza che avrebbero ripreso prima l’aggressione e poi il ferimento. Lupo è figlio di Antonino e fratello di Giacomo Lupo uccisi allo Zen nel marzo del 2019. La vittima è ricoverata nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Villa Sofia, dopo essere stato sottoposto a un delicatissimo intervento chirurgico. Sono in corso accertamenti finalizzati ad acclarare il movente del delitto e a delineare eventuali ulteriori responsabilità.