LIPARI (MESSINA) – Gli abitanti di Ginostra, la minuscola frazione dell’isola di Stromboli, sono passati dalle parole ai fatti: dopo i tanti appelli rivolti alle istituzioni per arginare l’invasione del migliaio di capre selvatiche che provocano problemi ambientali, sanitari e di sicurezza per l’incolumità di residenti e turisti, hanno presentato denunce ai carabinieri nelle quali espongono i disagi patiti e chiedono di “accertare e punire eventuali responsabilità o omissioni per i mancati interventi delle istituzioni preposte che, pur essendo a conoscenza del problema da oltre un anno, ancora non intervengono”.
Intanto continuano le scorribande delle capre, con orti e colture secolari distrutte, sentieri e terrazzamenti devastati e danni al cimitero. I residenti segnalano inoltre casi di persone aggredite nelle proprie case, acqua dei pozzi inquinata e sterco di capra in ogni angolo del villaggio, persino sui tetti delle case utilizzati per la raccolta dell’acqua piovana Il prossimo passo, annunciano, sarà la richiesta collettiva di un risarcimento per danni morali e materiali per un problema che rischia di paralizzare anche l’economia turistica di Ginostra.