Lentini, nuovi farmaci per la maculopatia dell’occhio

di Nuccio Sciacca. Dopo gli ospedali di Avola e Siracusa un altro centro prescrittore autorizzato

La maculopatia è una malattia dell’occhio che colpisce la cosiddetta macula, cioè l’area che si trova al centro della retina e che serve alla visione distinta centrale (anche per leggere questo testo, oltre che per riconoscere i volti, guidare, ecc.). Al centro della macula c’è la fovea: si tratta di una depressione retinica dove si trova la foveola, la zona più sottile in cui sono presenti solo i coni, i fotorecettori o cellule in grado di trasformare i segnali luminosi in impulsi bioelettrici, responsabili anche della percezione dei colori (a differenza dei bastoncelli, abbondanti nella periferia retinica, che vengono sfruttati per percepire forme e movimento in condizioni di scarsa luminosità).

Nel reparto di Oftalmologia dell’ospedale di Lentini è adesso possibile intervenire nella cura di questa patologia della macula con farmaci anti-VEGF. L’assessorato regionale della Salute ha infatti pubblicato un nuovo elenco aggiornato dei centri autorizzati alla prescrizione a carico del Ssn del Bevacizumab per uso intravitreale e degli altri farmaci destinati alla cura della maculopatia, includendo oltre agli ospedali di Siracusa e Avola anche l’Unità operativa semplice dipartimentale del presidio ospedaliero di Lentini offrendo così un servizio completo anche ai cittadini della zona nord del Siracusano.

“La maculopatia non trattata in modo precoce, può portare a compromissione della visione centrale con gravi ripercussioni sulla qualità della vita e rappresenta la prima causa di cecità e di ipovisione nel mondo occidentale – spiega la responsabile del reparto di Oftalmologia Rosalia Sorce -; è una malattia multifattoriale dovuta a una combinazione di fattori genetici e ambientali. Quasi sempre progressiva, colpisce entrambi gli occhi a intervalli di tempo variabili e con quadri clinici e gravità differenti. Esistono diverse forme di maculopatia ma quelle più frequenti sono legate all’età, interessando soprattutto i soggetti con più di 65 anni e si distinguono in forma secca o atrofica e forma umida o essudativa, quest’ultima più invalidante e tuttavia suscettibile di trattamento innovativo con farmaci anti-VEGF che vanno iniettati all’interno dell’occhio e inibiscono il fattore di crescita principale responsabile della formazione di nuovi vasi retinici”.

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