PALERMO – I carabinieri di Bagheria hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 5 palermitani (due destinatari degli arresti domiciliari e tre dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria), già noti alle forze dell’ordine, accusati, a vario titolo, di produzione, traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti.
L’indagine, effettuata tra ottobre 2023 e febbraio 2024, ha scoperto che il gruppo utilizzava come deposito per nascondere e preparare la cocaina e il crack, un piccolo magazzino, chiamato ‘casuzza’, a Casteldaccia. E’ stato ricostruito, inoltre, il modus operandi dei presunti pusher, giovani del posto, poco più che ventenni, che si rifornivano di droga a Bagheria e Palermo, evidenziando i singoli ruoli rivestiti nella gestione della piazza di spaccio.
Uno degli indagati, in particolare, era considerato figura di riferimento, mansione condivisa con un altro giovane che, sebbene ancora minorenne, era già esperto nella conduzione della piazza di spaccio e nell’adottare tattiche per eludere controlli di qualsiasi genere. I due, pur non essendo sempre presenti nel magazzino, con precise disposizioni a spacciatori al loro servizio, seguivano e mantenevano il controllo del sistema di cessioni a terzi.
A essere arrestati sono stati Giovanni Pio Zizzo, 22enne di Casteldaccia, e Fabio Lucido, 37enne di Palermo. il gip ha disposto per loro i domiciliari. Per Francesco Carbonello, 37enne di Casteldaccia, Samuel Gennuso, 20enne di Casteldaccia, e il 31enne Emanuele D’Apolito è stato disposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.