PALERMO – Ha denunciato di avere subito abusi dopo essersi allontanata dall’Ospedale dei bambini a Palermo. Vittima una tredicenne sentita oggi dal pm del dipartimento fasce deboli della procura di Palermo, che indaga assieme alla Procura per i minori, mentre gli investigatori hanno acquisito il cellulare della ragazzina. La tredicenne ha raccontato di essere stata violentata la notte tra sabato e domenica da un ragazzo dopo essersi allontanata dall’istituto dove era ricoverata in Neuropsichiatria infantile. Lo stesso reparto dove ora è ricoverata in quanto ha problemi di dipendenza da droga e alcol.
La ragazza verrebbe da una contesto familiare problematico, è stata in casa famiglia ed è ora affidata alla madre, anche lei con problemi di dipendenza. Era proprio con lei quando sarebbe uscita dell’ospedale forse per andare a comprare un gelato, verso le 19 di sabato. Sarebbe sorta una lite tra madre e figlia e la tredicenne si sarebbe allontanata dopo aver chiamato – o incontrato dopo averla chiamata precedentemente e questo potrebbe essere la ragione del litigio – un’amica che le avrebbe portato dei vestiti.
Dall’ospedale dei bambini le due ragazzine si sarebbero recate al Borgo Vecchio, che dista circa 40 minuti a piedi, una zona dove è più facile per un minorenne comprare bevande alcoliche dove si può trovare facilmente hashish, marijuana o cocaina. Il racconto sarebbe frammentario e lacunoso perché le fasi degli abusi sarebbero avvenute mentre lei era ubriaca e sotto l’effetto di marijuana. Al Borgo Vecchio si sarebbe appartata con un ragazzo che poi la avrebbe violentata. La ragazzina ha raccontato di avere tentato di opporsi ma inutilmente.
La tredicenne sarebbe tornata ubriaca verso le 2 di notte in ospedale e si sarebbe coricata senza dire nulla. La mattina dopo avrebbe raccontato degli abusi e della violenza subita ai sanitari, racconti che sarebbero confermati dalle visite mediche. Gli investigatori ora cercano l’altra ragazza e soprattutto il giovane. Seppure con grandi differenze la vicenda riporta alla mente lo stupro di gruppo del luglio 2023 a Palermo. Proprio oggi la Procura ha chiesto una condanna a due anni e 4 mesi per Angelo Flores, uno dei sette giovani già condannati in primo grado, accusato di revenge porn perché avrebbe diffuso video e foto della violenza sessuale sulla ragazza che allora aveva 19 anni. Flores avrebbe filmato lo stupro con il cellulare. Il giovane ha sempre sostenuto che fosse stata la presunta vittima a chiedergli di fare il video anche se oggi in aula ha chiesto scusa per avere diffuso quelle immagini.