Il Codacons denuncia la situazione sempre più critica che si sta verificando sull’Etna, “dove migliaia di visitatori si riversano ogni fine settimana senza alcun controllo e senza le necessarie misure di sicurezza. L’assenza di regole chiare e di un coordinamento efficace tra le istituzioni sta trasformando l’area in una zona di pericolo per turisti e residenti”.
Per l’associazione “l’Etna non è un parco giochi, ma un vulcano attivo che richiede il massimo rispetto delle norme di sicurezza. Ogni weekend migliaia di escursionisti si avventurano fino alle zone più pericolose del vulcano senza guida, senza attrezzatura adeguata e spesso senza la minima consapevolezza dei rischi. Le temperature estreme, i possibili crolli, la scarsa visibilità dovuta a nebbia e fumo e l’attività vulcanica possono trasformare un’escursione in una tragedia. È necessario un confronto immediato tra istituzioni, esperti e associazioni per stabilire regole chiare e garantire un accesso controllato alle aree più delicate”.
Questo per il Codacons il decalogo per un’escursione sicura sul vulcano.
1. Affidarsi sempre a guide esperte e autorizzate: Non avventurarsi mai da soli o con gruppi improvvisati.
2. Indossare abbigliamento e calzature adeguate: evitare scarpe da ginnastica o abbigliamento non adatto alle condizioni estreme.
3. Portare con sé equipaggiamento di sicurezza: caschi, torce, maschere per la respirazione e giacche termiche sono fondamentali.
4. Consultare sempre le previsioni meteo e i bollettini vulcanologici: il tempo sull’Etna può cambiare improvvisamente, aumentando i rischi.
5. Non oltrepassare le aree interdette: le zone di sicurezza vanno rispettate per evitare situazioni di pericolo.
6. Avere sempre con sé acqua e cibo di emergenza: le escursioni possono durare più del previsto.
7. Comunicare il proprio itinerario a qualcuno: in caso di smarrimento, sapere dove siete è fondamentale per i soccorsi.
8. Evitare di avvicinarsi a zone instabili o fumarole: possono esserci emissioni di gas tossici o terreno instabile.
9. Non improvvisare percorsi alternativi: seguire sempre i sentieri tracciati e ufficialmente riconosciuti.
10. Rispetto per l’ambiente: non lasciare rifiuti e seguire le indicazioni delle autorità locali.