PEDARA (CATANIA) – I carabinieri di Pedara hanno riscontrato gravi irregolarità in due cantieri edili, uno dei quali risultato completamente abusivo, con conseguente denuncia non solo dei proprietari ma anche dei tecnici incaricati. Nel primo cantiere, allestito su un terreno di più di 2.000 mq nella periferia di Pedara, i militari hanno scoperto che era stata costruita una villa bifamiliare di 230 mq, senza alcuna autorizzazione da parte del genio civile, della Soprintendenza e del Comune. Il proprietario del terreno, un catanese di 28 anni che si era affidato a un ingegnere di Ragalna, non aveva ancora ottenuto alcun tipo di autorizzazione. Nonostante tutto, aveva già costruito la villa, pertanto sia lui sia il tecnico sono stati denunciati.
Nel secondo cantiere ispezionato, invece, situato nel centro del paese, è stato scoperto un ampliamento abusivo di un immobile già esistente, con la creazione di un piano in più. I lavori in corso hanno raddoppiato la superficie dell’edificio da 60 a 120 metri quadrati, con l’innalzamento del tetto di circa 2 metri, ma l’intervento era stato dichiarato come se si trattasse soltanto della riparazione del tetto. Durante il sopralluogo sono stati denunciati, oltre al proprietario della casa, un 54enne di Mascalucia, anche il responsabile della ditta esecutrice dei lavori, un 60enne di Tremestieri Etneo, e un 35enne di San Giovanni la Punta coinvolto nella realizzazione delle opere strutturali.
In entrambi i casi, inoltre, oltre alle violazioni delle normative edilizie e urbanistiche, sono state riscontrate inadempienze in materia di sicurezza sul lavoro, perché nei cantieri erano al lavoro operai edili privi di dispositivi di protezione individuale come caschi e imbracature. Gli immobili controllati sono stati sequestrati, così come anche i materiali e le attrezzature edili.