Catania, il solito pari

di Marco Carli. Terzo 1-1 di fila per i rossazzurri, privi di 11 giocatori: Anastasio replica al vantaggio di Sarr. Contestazione delle curve

Terzo 1-1 consecutivo del Catania che con undici assenti non sa – e probabilmente in queste condizioni non può – andare oltre il punto che lo lascia nelle retrovie della zona playoff.

Già privo di nove elementi, Toscano perde anche Montalto e De Paoli, fermati da un virus influenzale, e rimane senza attaccanti. Corallo debutta dal primo minuto in avanti con Luperini e Jimenez alle spalle. Rientrano Anastasio e Di Gennaro. Ancora in ribasso il numero di spettatori al Massimino (poco più di 1.300 biglietti venduti oltre alla quota abbonati) e fischi per gli etnei alla presentazione delle squadre.

Il primo a farsi vivo è il Foggia con una conclusione di Gala da fuori area respinta da Dini. Il Catania risponde con un colpo di testa di Del Fabro che finisce a lato. La squadra ospite è più pericolosa: su assist di Gala, il senegalese Sarr manda fuori di poco. Il ritmo è basso, serve chi possa accendere la luce. Ci prova Jimenez che, dopo un passaggio filtrante di Raimo, cerca in area Corallo, ma l’attaccante, sulla chiusura di Tascone, non trova la porta da buona posizione.

In una partita che non regala emozioni, il Foggia mostra maggiore verve: Zunno manda fuori dopo un’azione personale. Anastasio, recuperato in extremis e subito in campo, è uno dei pochi rossazzurri intraprendenti: su un suo cross dalla trequarti Corallo spedisce fuori di testa.

Il Catania rischia anche a inizio ripresa: Gala crossa da sinistra, Tascone indirizza in porta ma trova l’opposizione di Frisenna, poi l’arbitro ferma il gioco per un fallo in attacco. Al 10′ Dini para su Orlando, poco prima di uno dei pochi cambi che Toscano può permettersi: entra Lunetta per Corallo. I rossazzurri, grazie anche il nuovo entrato, ci provano ma inevitabilmente sono carenti in zona gol.

Quando il Foggia affonda la gara si sblocca: incursione di Orlando, il suo cross trova prima la deviazione di Di Gennaro e poi quella di Sarr che manda in rete, forse con l’aiuto di un braccio.

Sembra già finita per il Catania perché le soluzioni in casa etnea sono pochissime, ma i rossazzurri non si arrendono e trovano il pari con un preciso cross di De Rose sul quale Anastasio è bravo a girare in porta di destro (foto Catania Fc Facebook).

Nel finale arriva ancora una protesta per un presunto tocco di mano in area di Zunno su conclusione di Anastasio, ma l’arbitro fa proseguire. L’ultimo tentativo è di Jimenez: De Lucia non trattiene, ma Lunetta non riesce ad arrivare in tempo sulla respinta venendo poi fermato da un fischio del direttore di gara per un fallo sul portiere.

Intanto la curva Nord si svuota mentre in curva Sud viene esposto uno striscione: “Chiacchiere e presunzione rispecchiano la vostra incompetente gestione”. Spaccatura ormai evidente in una stagione che sul campo porta un altro pari nella corsa, se così si può chiamare, verso l’obiettivo minimo dei playoff.

CATANIA-FOGGIA 1-1
Catania (3-4-2-1): Dini; Del Fabro, Di Gennaro, Allegretto (39′ st Gega); Raimo, De Rose, Frisenna (27′ st Quaini), Anastasio; Luperini (39′ st D’Emilio), Jiménez; Corallo (10′ st Lunetta). A disposizione: 13 Farroni, 12 Butano; 37 Forti; 39 Privitera. Allenatore: Toscano.
Foggia (4-3-3): De Lucia; Silvestro, Salines, Dutu, Vezzoni; Tascone, Da Riva (37′ st Danzi), Gala (37′ st Kiyine); Orlando (29′ st Touho), Sarr, Zunno (47′ st Marzupio). A disposizione: 1 Perina; 47 Pazienza; 9 Santaniello, 37 Brugognone. Allenatore: Zauri.
Arbitro: Mattia Ubaldi (Roma 1).
Reti: 23′ st Sarr, 31′ st Anastasio.
Note: spettatori 14.232 (abbonati 12.894, paganti 1.338). Ammoniti: De Rose, Lunetta, Dini, Di Gennaro; Dutu. Angoli 3-4. Recupero 2′ e 5′.