Non è un pesce d’aprile: dalle prime ore di domani previsti temporali sulla Sicilia, specie sui settori settentrionali e orientali, con attività elettrica e forti raffiche di vento. La protezione civile ha diramato un’allerta arancione. A essere coinvolte sono le province di Messina e Catania: già diversi comuni peloritani hanno annunciato la chiusura delle scuole (Letojanni, Gallodoro, Mongiuffi Melia, Santa Teresa di Riva, Sant’Alessio Siculo, Savoca, Limina, Antillo, Furci Siculo, Roccalumera, Pagliara, Mandanici, Nizza di Sicilia, Fiumedinisi, Alì Terme, Scaletta Zanclea, Gaggi), mentre sul versante etneo è già arrivata in tal senso l’ordinanza di numerosi sindaci, tra i quali quelli di Aci Bonaccorsi, Aci Castello, Aci Catena, Aci Sant’Antonio, Acireale, Catania, Giarre, Gravina, Mascali, Mascalucia, Riposto, San Giovanni La Punta, San Gregorio, Sant’Agata li Battiati, Santa Venerina e Tremestieri Etneo.
“Mi dispiace sempre chiudere le scuole con l’allerta arancione – scrive sui social il sindaco di Catania Enrico Trantino, che ha disposto lo stop anche per cimiteri, parchi comunali e Villa Bellini -, comprendendo quali problemi crei alle famiglie. Ma in ragione delle informazioni che abbiamo ricevuto, dalle 12 sono previste copiose precipitazioni che ci inducono alla massima prudenza, data anche la condizione delle strade per effetto delle recenti piogge (attendiamo il decreto di finanziamento per cominciare una prima opera di riqualificazione della pavimentazione stradale). Mi augurerei che i nostri ragazzi dedicassero non più di un’ora all’inutile dispendio di tempo sui social e un po’ di tempo alla lettura di ‘Lo spazio umano’ di Alessandro Barbero o ‘I ricordi’ di Marco Aurelio”.
Dovrebbe essere l’ultimo colpo di coda del maltempo, perché mercoledì prossimo l’alta pressione di origine subtropicale riporterà il sole. L’anticiclone africano proveniente dal Sahara si espanderà sul Mediterraneo e poi sull’Europa centrale, con un aumento delle temperature. Il mese di aprile sarà caratterizzato da una forte dinamicità con continui cambiamenti tipici della primavera.