Il Codacons ha inviato un esposto formale al ministro della Salute Orazio Schillaci e alla premier Giorgia Meloni “sollevando gravi criticità legate all’accesso ritardato ai farmaci salvavita per migliaia di pazienti siciliani”. L’associazione chiede “un intervento urgente per ristabilire condizioni di equità nell’accesso alle cure tra Nord e Sud. In Sicilia numerosi pazienti affetti da patologie oncologiche e rare sono costretti ad attendere settimane, se non mesi, per ricevere terapie già disponibili e operative in altre regioni del Paese. Le cause sono da ricercare in passaggi autorizzativi lenti, blocchi procedurali imposti a livello regionale e un sistema di approvvigionamento che ostacola perfino l’acquisto dei farmaci già approvati e inseriti nei prontuari”.
Secondo il Codacons “mentre in molte regioni del Nord le terapie innovative arrivano in tempi brevissimi, in Sicilia il sistema appare paralizzato. I malati sono spesso costretti a spostarsi fuori Regione per curarsi, affrontando spese ingenti, disagi enormi e, in molti casi, rinunciando del tutto al trattamento. Parliamo di farmaci salvavita, di cure che fanno la differenza tra vivere e morire. Lo Stato ha il dovere di garantire pari accesso alle terapie su tutto il territorio nazionale, senza distinzioni geografiche. Chi è malato ha bisogno di risposte rapide, non di rimpalli di responsabilità”.