Catania, serata da lupi

di Marco Carli. Si ferma la serie positiva dei rossazzurri, battuti in casa dall'Avellino per 2-1. La differenza la fanno gli attaccanti: decide una doppietta di Patierno dopo il vantaggio di Lunetta

La differenza nel calcio la fanno spesso gli attaccanti. La conferma arriva dal Massimino. L’Avellino concretizza al meglio con Patierno le uniche occasioni avute, il Catania si fa preferire nel gioco, soprattutto nel primo tempo, ma segna una sola volta e la capolista si impone 2-1.

Toscano, che ritrova Di Gennaro dopo la squalifica, conferma Celli in difesa, De Rose torna titolare a centrocampo, in attacco gioca De Paoli. Il Catania parte meglio e Lunetta è subito ispirato. E’ lui il più pericoloso ed è lui a portare presto in vantaggio gli etnei sfruttando un filtrante di De Rose e ribadendo in rete dopo una prima parata di Iannarilli: sesta rete in campionato, la terza nelle ultime quattro.

L’Avellino incassa il colpo, ma può contare sulla qualità dei suoi attaccanti e pareggia subito. Bravo Sounas a servire al meglio Patierno che lascia partire un gran sinistro dal limite. Dini, forse un po’ troppo avanzato, non può nulla. Dopo un avvio scoppiettante, il match resta aperto. E’ il Catania ad essere più intraprendente rispetto all’Avellino, che deve rinunciare a D’Ausilio, rilevato da Russo.

Gli etnei tornano pericolosi con un altro spunto di Lunetta, in campo con una vistosa fasciatura alla testa dopo uno scontro in area con Iannarilli: il jolly rossazzurro serve De Paoli da sinistra, ma Enrici chiude bene. Prima dell’intervallo ci provano dal limite Raimo, con una botta deviata in angolo da Iannarilli, e Di Tacchio, autore di un sinistro al volo che si perde sul fondo.

Nel secondo tempo non succede molto fino al sessantesimo, quando l’Avellino passa il vantaggio. Grande azione sulla destra di Cancellotti che va via in mezzo a tre avversari e serve Patierno, che dal limite manda nell’angolino sorprendendo Dini con un destro non irresistibile.

Il Catania non riesce a reagire. Toscano decide di far entrare Inglese, che torna in campo dopo un mese e mezzo, al posto di De Paoli. Poco dopo è il turno di Stoppa che prende il posto di Anastasio e nel finale ci prova con una punizione fuori di poco. A dieci minuti dalla fine entrano anche Dalmonte, Quaini e Frisenna, ma gli irpini chiudono tutti gli spazi e non rischiano nulla.

L’Avellino porta a casa quello che sperava riprendendosi il primo posto e compiendo un passo fondamentale verso la promozione diretta. Il Catania interrompe la serie utile dopo otto gare, pur non uscendo dal campo ridimensionato. Toscano sa però che per fare bene nei playoff dovrà contare sul totale recupero di Inglese: serve una punta che garantisca quello che al Massimino ha fatto Patierno.

CATANIA-AVELLINO 1-2
CATANIA (3-4-2-1): Dini; Ierardi, Di Gennaro, Celli; Raimo (34′ st Quaini), De Rose (34′ st Frisenna), Di Tacchio, Anastasio (23′ st Stoppa); Jiménez (34′ st Dalmonte), Lunetta; De Paoli (16′ st Inglese). In panchina: Farroni, Butano, Del Fabbro, Allegretto, Gega, Sturaro, Forti, Montalto. Allenatore: Toscano.
AVELLINO (4-3-1-2): Iannarilli; Cancellotti, Rigione, Enrici, Cagnano; Armellino (27′ st Palumbo), Palmiero (47′ st Mutanda), Sounas; D’Ausilio (32′ pt Russo), Lescano (27′ st Panico); Patierno. In panchina: Marson, Pizzella, Todisco, Cionek, Manzi, Frascatore, Tribuzzi, Arzillo, Zuberek, Campanile. Allenatore: Biancolino.
ARBITRO: Allegretta di Molfetta.
RETI: 8′ pt Lunetta, 12′ pt Patierno, 16′ st Patierno.
NOTE: spettatori: 18.684. Ammoniti: Palmiero, Quaini, Ierardi, Patierno, Di Tacchio, Cagnano. Angoli: 5-1. Recupero: 4′; 6′.

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