CATANIA – Ennesima aggressione agli operatori della Seus 118 in Sicilia. Sabato scorso a Catania un’ambulanza è intervenuta in centro per soccorrere un anziano investito da un monopattino. Al loro arrivo i due soccorritori, un uomo e una donna, hanno trovato l’anziano ferito che veniva aggredito da un giovane extracomunitario alla guida del monopattino, in evidente stato di alterazione psicofisica.
I due non hanno esitato a intervenire per fermare l’aggressione e proteggere l’anziano, ma a loro volta sono stati colpiti con calci e pugni. Con l’aiuto di qualche passante sono riusciti a mettere in salvo l’anziano, poi i due si sono recati al pronto soccorso dell’ospedale Garibaldi, dove sono stati dimessi con una prognosi di 5 giorni.
“È inaccettabile che i nostri operatori siano continuamente vittime di aggressioni – ha detto Riccardo Castro, presidente della Seus 118 -. Nel 2025 sono già 10 i casi in Sicilia che hanno coinvolto soccorritori della Seus, a testimonianza di un fenomeno vergognoso che va debellato prima possibile. Il nostro servizio rappresenta il front-office della sanità e gli autisti-soccorritori sono fondamentali nel sistema dell’emergenza-urgenza 118. Tuttavia in Italia non sono inseriti nelle professione sanitarie. È urgente, quindi, il riconoscimento giuridico della figura professionale dell’autista-soccorritore”.