L’enorme sommerso dell’autismo femminile

di Nuccio Sciacca. Allarme degli psichiatri nella giornata mondiale del disturbo del neurosviluppo

CATANIA – Una giornata per aumentare la consapevolezza sull’autismo e promuovere l’inclusione e la comprensione della patologia. L’evento mondiale del 2 aprile è stato anche in Sicilia un’opportunità per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di garantire alle persone autistiche una vita piena e soddisfacente. Questo giorno sull’autismo è stato istituito nel 2007 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite (ONU). I numeri dicono che in Italia ci sono appena 120 mila donne contro 480mila uomini con autismo e quindi i maschi sarebbero il quadruplo delle femmine. Anche tra i bambini di 7-9 anni il rapporto è di 31mila rispetto a 8mila.

Ma le cifre non fotografano la realtà dei fatti, avvertono gli specialisti della Società italiana di psichiatria (Sip), e l’autismo è in realtà nel sesso femminile molto più frequente di quanto si creda. Non verrebbero riconosciuti a causa del diverso modo in cui i sintomi si declinano, che può in alcuni casi divenire piuttosto lontano dal quadro classico che si studia sui manuali, basato sui profili tipici dei pazienti maschi. Nelle donne, in altre parole, ci possono essere sintomi dissimulati che in quanto tali restano troppo spesso non riconosciuti. Risultato: per l’autismo femminile il sommerso è enorme. Sono oltre 5mila, in particolare i soggetti autistici di Palermo e provincia, secondo i dati della Unità operativa per i Disturbi dello Spettro Autistico dell’Asp, di cui circa 3.800 gli scolarizzati.

Dati che attestano, dunque, a circa mille le persone con spettro autistico tra minori di 3 anni e adulti. L’ Autismo è stato al centro anche della Conferenza dei servizi (nella foto) svoltasi Centro Autismo dell’Asp di Catania con la partecipazione di Istituzioni locali, associazioni di familiari e esperti del settore. Da 10 anni il Centro, diretto da Alfia Ruggeri, garantisce sul territorio una risposta assistenziale di eccellenza, ai pazienti con disturbo dello spettro autistico. Presso la struttura operano tre moduli: il primo di intervento intensivo precoce, diretto da Sabrina Baieli, e due centri diurni per l’età scolare e per gli adulti. Le attività abilitative vengono implementate da attività di ricerca ed attività di laboratorio, grazie alla collaborazione con altri Enti.

Per garantire un miglioramento costante dei servizi riabilitativi, il centro collabora con il CNR-IRIB di Messina, la FISDIR (Federazione Italiana Sport Disabili Intellettivo Relazionali) e Behaviour Labs che permettono di offrire interventi basati su evidenze scientifiche e rivolti alla presa in carico life span (per tutta la vita) della persona in un’ottica ecologica, che metta al primo posto i suoi bisogni e le sue preferenze. Come ad esempio l’intervento ESDM (Early Start Denver Model), l’uso di robot nell’approccio abilitativo in età prescolare e i Laboratori che favoriscono l’inclusione sociale, quali: il progetto di tennis tavolo per l’età scolare; il Laboratorio teatrale, che vede la costante collaborazione con il Comune di Sant’Agata Li Battiati; e i Tirocini lavorativi per gli adulti.