SALINA (MESSINA) – La casa del Postino di Neruda nell’isola di Salina, diventata famosa per il film con Massimo Troisi, Maria Grazia Cucinotta e Philippe Noiret, dopo la sentenza che la salva dalla demolizione, è destinata a far parte del circuito culturale della fondazione palermitana “Le vie dei tesori” con visite guidate e percorsi emozionali che rispettino l’anima del luogo.
Intanto il proprietario Giuseppe Cafarella torna a chiedere alla Soprintendenza di Messina l’apposizione di un vincolo di tutela più forte, rispetto a quello già esistente sulla casa rosa, che protegga anche il contesto circostante, in particolare il vecchio rudere adiacente, un tempo palmento, oggi al centro di un contenzioso e per il quale si teme una possibile trasformazione urbanistica che, secondo Cafarella, “potrebbe spezzare quell’equilibrio magico che il film ha saputo cogliere e restituire al mondo”.