MILANO – Un giro di scommesse clandestine attraverso piattaforme on line coinvolge anche una dozzina di calciatori, alcuni dei quali molto famosi, come Nicolò Fagioli, Sandro Tonali, Weston McKennie, Raoul Bellanova, Angel Di Maria e Nicolò Zaniolo. Sono indagati per avere giocato sulle piattaforme illegali di scommesse e poker e per averle pubblicizzate tra altri calciatori. La guardia di finanza di Milano ha sequestrato oltre un milione e mezzo di euro a cinque persone e a una società per “esercizio abusivo di attività di gioco e scommesse, riciclaggio e responsabilità amministrativa degli enti”.
Il coinvolgimento dei calciatori riguarda un periodo fino al 2023, ma non si parla di scommesse sulle partite di calcio. I nazionali Fagioli, centrocampista della Fiorentina, e Tonali, ora al Newcastle, “oltre ad aver effettuato numerose scommesse” sulle piattaforme illegali, avrebbero ricoperto il ruolo “di collettori di scommettitori” e sarebbero stati “remunerati con bonus sui propri conti di gioco” e con riduzione dei debiti. I due, infatti, sono indagati per una contestazione che riguarda anche la “pubblicità” data al giro di scommesse illegali, mentre tutti gli altri come “meri scommettitori”. Questi ultimi sono venti in totale, tra cui non solo calciatori ma anche altri sportivi.
“Io sapevo perfettamente che avevo giocato su piattaforme illecite e sapevo che dietro potevano esserci persone pericolose”, ha messo a verbale nell’ottobre 2023 davanti ai pm di Torino Zaniolo, ex della Roma e ora alla Fiorentina. “Tutto è cominciato perché io volevo giocare a poker e a black jack ed essendo nella squadra Nazionale con Fagioli ho chiesto a lui dove potevo giocare”. E così avrebbe ottenuto il numero di Tommaso De Giacomo, il presunto coordinatore del giro. Era lui, ha spiegato ancora Zaniolo, che “mi mandava un link sul quale inserivo username e password”.
Agli atti anche il verbale di Alessandro Florenzi, sempre del 2023, che ha raccontato anche lui del meccanismo del “bonifico” inviato “a una gioielleria che si chiama Elysium” per pagare i debiti. Ha riferito ai pm di aver fatto bonifici per “140-150 mila euro”. Tonali sempre due anni fa ai pm torinesi ha raccontato di essere “arrivato ad avere un debito nei loro confronti”, ossia di “Tommy e degli eventuali gestori della piattaforma”, di “500 mila euro che ho pagato in parte” attraverso i bonifici alla gioielleria, in parte con “delle vincite”.
Nei due verbali di Fagioli dell’ottobre 2023 e del febbraio 2024 l’ex Juve ha spiegato di aver comprato “quindici orologi nella gioielleria di Milano”, anche del valore di 15-20 mila euro all’uno (gli importi venivano “maggiorati”), e “quattro o cinque, per quanto mi hanno detto, li hanno ritirati i miei creditori”. Anche lui aveva raggiunto debiti per centinaia di migliaia di euro. “Gli organizzatori dei siti – ha messo ancora a verbale Fagioli – mi avevano proposto di riconoscermi un qualche vantaggio se avessi portato altri scommettitori”.
E’ stato sempre Tommaso De Giacomo, secondo i pm, a spingere Fagioli “ad ‘agganciare’ altri calciatori”. “Bravo, catturalo … lavora per me (…) chiaramente poi ti faccio il regalo a te”, gli diceva in una chat nel 2022. Fagioli avrebbe “portato” Raoul Bellanova, difensore dell’Atalanta e della Nazionale, e avrebbe provato anche con Carlo Pinsoglio, terzo portiere della Juve, e Federico Gatti, centrale bianconero, questi ultimi entrambi non indagati. De Giacomo, riferendosi a Bellanova, scriveva: “Ha preso 2-3 sberle di fila”. E Fagioli: “Sto ridendo da solo… qual è la mia percentuale?”. E un “analogo ‘accerchiamento'” ci sarebbe stato nei confronti di Wes McKennie, centrocampista della Juve. Il 27 dicembre 2022, De Giacomo scriveva a Fagioli: “Il buon Weston … ma perché non me lo fai prendere agli altri giochi… che sei lì che dormi”.
Agli atti anche una chat “gruppo poker senza Zaniolo”. E pure alcune chat in cui scrive Mattia Perin, portiere bianconero. Sarebbe stato lui, scrivono i pm, a fornire “un nuovo sito di gioco”, provvedendo “ad assegnare ai partecipanti le credenziali”. Tonali, invece, sarebbe stato “il principale tramite tra Florenzi e De Giacomo”.